mercoledì 16 novembre 2011

IL MIO VOTO VA RISPETTATO

Il 14 novembre 2011 il Coordinamento ha inoltrato al Consiglio Regionale di Basilicata la richiesta di inserimento, in occasione della riscrittura dello Statuto regionale, dei principi dell'acqua come bene comune, del servizio idrico come “servizio pubblico di interesse generale privo di rilevanza economica” e di una gestione “pubblica e partecipata” attraverso un ente di diritto pubblico.

Sostenete la proposta, appresso riportatta, sul sito messo a disposizione da Consiglio Regionale compilando il “form” ivi presente:
inserendo oltre ai dati personali la dizione “Il mio voto va rispettato: Io sostengo la proposta "Acqua Bene Comune” del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata” nella casella “Suggerimenti/Osservazioni”.

Il testo della Proposta "Acqua bene comune"

La Regione Basilicata, nel pieno rispetto degli obiettivi di fondo posti dagli artt. 2 e 3 della Costituzione - in cui trovano accoglienza i principi fondamentali di solidarietà ed eguaglianza sostanziale dei singoli nonché l’impegno dello Stato ad assicurare le condizioni necessarie per lo sviluppo della persona umana - ed in totale sintonia con quanto sancito dalla risoluzione A/64/L.63/rev.1 (Luglio 2010) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riconosce “il diritto all’acqua potabile e sicura ed ai servizi igienici” quali “diritti umani essenziali al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani” .
L’accesso all’acqua potabile e sicura ed ai servizi igienici è da considerarsi diritto umano di carattere universale non negoziabile e la Regione, pertanto, riconosce all’acqua lo status di “bene comune pubblico” e garantisce il carattere pubblico ed inalienabile tanto della proprietà del bene e della rete (accumulo/captazione, distribuzione, fognatura e depurazione) quanto della loro gestione.
In particolare il “Servizio idrico integrato” (SII) è un “Servizio pubblico di interesse generale privo di rilevanza economica”, le cui finalità:
• di contribuire alla coesione economico-sociale e territoriale assicurando a tutti l’accesso all’acqua potabile di buona qualità;
• di garantire che l’uso potabile sia prioritario rispetto ad altri usi e che esso avvenga mediante la distribuzione di acqua sorgiva;
• di contrastare ogni forma di inquinamento, di impoverimento e di uso improprio dell’acqua al fine di tutelare la salute dei cittadini, di proteggere l'ambiente e di salvaguardare il bene a favore delle future generazioni;
• di garantire l’utilizzo solidale e responsabile dell’acqua ed il rispetto degli equilibri ecologici e delle peculiarità locali;
non possono in alcun modo essere attuate attraverso il mercato e le regole della concorrenza.
La Regione, per tali motivi ed al fine di garantire livelli di governo il più possibile vicini alle popolazioni, adotta tutte le misure necessarie a che il “SII” venga affidato ad un soggetto di diritto pubblico. Tale soggetto assicurerà, attraverso un modello di gestione partecipata, l’effettivo e diretto coinvolgimento dei cittadini e dei soggetti collettivi portatori di interessi esponenziali e diffusi cui si riconoscerà piena facoltà propositiva, decisionale, gestionale e di controllo.
Promuove, inoltre, presso gli Enti Locali del territorio regionale, l'adozione e la più ampia diffusione dei principi generali dell'acqua come bene comune e del servizio idrico integrato come servizio pubblico di interesse generale privo di rilevanza economica nonché l'adozione di ulteriori forme di gestione pubblica partecipata.
Assicura il diritto, per ogni abitante del territorio regionale, alla disponibilità domestica gratuita di un “quantitativo minimo vitale giornaliero” di acqua potabile sorgiva di buona qualità pari a 50 litri/persona, così come quantificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali di igiene, salute ed alimentazione.

COORDINAMENTO REGIONALE ACQUA PUBBLICA DI BASILICATA

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