martedì 15 febbraio 2011

Acqua pubblica via referendum, Berlino traccia la strada

Da "La perfetta letizia"  del 14.02.2011

Dalla Germania arriva un messaggio incoraggiante per i sostenitori dell' "acqua pubblica": i cittadini di Berlino hanno votato, tramite referendum, per il ritorno all'acqua gestita dal sindaco.

Viene annullata per volontà popolare la privatizzazione parziale della società di gestione dei servizi idrici. Un risultato inatteso anche per lo stesso Comitato promotore che con pochi mezzi economici è riuscito a portare a termine con successo la battaglia. «Un bene essenziale come l'acqua non può essere fonte di profitto, vogliamo che torni in mano pubblica» ha dichiarato il portavoce del Comitato Thomas Rodek. L'input per ricorrere all'arma referendaria è stato dato da alcuni sospetti avanzati dai promotori in merito al contratto stipulato tra il Land di Berlino e le società RWE e Veolia. Nel 1999 la città ha ceduto alle due società private il 49,9% dell'azienda dei servizi idrici comunali (Berliner Wasserbetriebe). Secondo i promotori del referendum dal 2001 le tariffe dell'acqua sono salite del 35% e oggi sono tra le più alte in Germania.  A Berlino un metro cubo d'acqua costa 5,12 euro, a Colonia 3,26.
    Quindi su pressione dei promotori, il comune ha pubblicato a novembre circa 700 pagine del contratto di privatizzazione parziale, dal quale emerge che la città ha garantito alti margini di guadagno a Rwe e Veolia. Non solo, ma dal 1999 al 2009 RWE e Veolia hanno incassato più utili di Berlino (1,3 miliardi contro 696 milioni), e questo sebbene la capitale tedesca detenga il 50,1% della Berliner Wasserbetriebe.
    Ora il Parlamento del Land dovrà votare una legge sulla pubblicizzazione integrale del contratto di privatizzazione. Intanto il sindaco "gettando la palla in calcio d'angolo" ha spiegato che l'esito referendario conferma le intenzioni dell'amministrazione: infatti pare che Berlino sia in trattative con Rwe per riacquistare la sua quota nella Berliner Wasserbetriebe.
    Al di la dei costi elevati dell'acqua berlinese, quello delle tariffe non può essere il solo motivo di scelta di un modello di gestione oppure di un altro, anche perché è da esso indipendente. Tanto è vero che nella vicina Potsdam, dove la società di gestione dei servizi idrici è stata ripubblicizzata dieci anni fa i prezzi sono lo stesso aumentati e oggi un metro cubo d'acqua costa più che a Berlino: 5,82 euro. Quindi innanzi tutto è la sostenibilità della pianificazione che va valutata in termini ambientali, sociali ed economici e l'efficienza del gestore nell'attuarla, analizzando costi e benefici.
    Al di là della partita diversa che si sta giocando in Italia sulla gestione dell'acqua nel settore idropotabile, da noi è posto in discussione un impianto normativo nazionale che ha aperto le porte a potenziali gestione private attuate anche da multinazionali, il segnale tedesco per il Comitato "2 si per l'Acqua Bene Comune" che si accinge a intraprendere una campagna referendaria difficile, rappresenta una boccata d'ossigeno: dopo Parigi, un'altra capitale europea sceglie l'acqua pubblica e in quest'ultimo caso lo fa tramite consultazione popolare. Riuscendo a convincere 25 milioni di italiani ad andare a votare, l'obiettivo potrebbe essere centrato anche da noi.

Se non ora, quando?

Domenica 13 febbraio a Potenza, a partire dalle ore 10,30, in Piazza Matteotti, manifestazione nazionale “Se non ora, quando?” promossa a livello provinciale dall'Associazione Telefono Donna e dalla Camera del Lavoro Territoriale CGIL Potenza

    Al momento hanno aderito : Athena Centro Documentazione Donna, Bottega Equomondo, Laboratorio SocialeReset, Yin-sieme, Gruppo Coordinamento Donne di Avigliano, NoiCittadiniLucani, Ehpa, Donne Circolo Cittadino PD Potenza, Conferenza regionale Donne Democratiche, Forum Donne Socialiste Basilicata, Commisione Regionale per la Parità e le Pari opportunità, Ufficio Consiglera Regionale di Parità, Ufficio Consigliera di Parità della Provincia di Potenza, Associazione Alzhaimer Basilicata, Verdi Basilicata, Arci Basilicata, CGIL Regionale Basilicata, Coordinamento Donne Pensionate CGIL Basilicata, Libera Basilicata, Autorità di Genere Regione Basilicata, Federazione della Sinistra Basilicata, API Basilicata, ANPI Prov. Potenza, Zonta Club Potenza, Lucaniaworld, Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Basilicata e tantissime donne e uomini...
    Dai fatti di cronaca di questi giorni emerge un modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, che incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne.
    Una grande mobilitazione, quindi, per ridare voce alle donne che oggi si sentono calpestate nella loro dignità, per un paese che rispetti tutte le donne.
    La manifestazione non è per giudicare le altre donne, non è contro altre donne, non è per dividere le donne in “perbene” e “permale”.
    Ci sentiamo forti e determinate, consapevoli che in Italia la maggioranza di noi lavora fuori e/o dentro casa, crea ricchezza, cerca lavoro, studia, si prende cura delle relazioni affettive e familiari e s'impegna nella vita politica e sociale. E per questo chiediamo dignità e rispetto per tutte.
    La manifestazione è promossa da noi donne, siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo “usare”.
    Per questo motivo, anche per rispettare la trasversalità delle partecipanti, non ci sarà palco, non ci saranno interventi, non ci saranno bandiere, ognuna/o porterà un fiore, ascolteremo voci di donne di ieri e di oggi e poi...
    L'appello alla partecipazione è particolarmente rivolto alle giovani generazioni affinchè, insieme, possiamo costruire un futuro migliore per tutti.

venerdì 4 febbraio 2011

Comunicato stampa del 03 febbraio 2011

ACQUA: LA PAROLA TORNA AI CITTADINI, AL VIA LA CAMPAGNA REFERENDARIA

Come certamente molti già sanno, decine di comitati territoriali si stanno battendo da anni in tutta Italia per la difesa dell'acqua come “bene comune" e per la sua gestione pubblica. Perché venga - una volta e per tutte - sancito che l’acqua è un bene comune, un diritto universale indisponibile e non una merce, il Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua ha promosso nel 2010 tre quesiti referendari.
    Oggi, dopo la straordinaria raccolta di oltre 1.400.000 firme a favore dei quesiti proposti e dopo il pronunciamento favorevole circa la ammissibilità di 2 di essi da parte della Corte Costituzionale, possiamo finalmente dare il via su tutto il territorio nazionale alla “CAMPAGNA 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE” in vista della consultazione popolare che si terrà una domenica compresa fra il 15 aprile ed il 15 giugno prossimi.
    Attraverso il voto gli italiani potranno finalmente abrogare le norme del Decreto Ronchi che impongono di privatizzare i servizi idrici ed ottenere che si elimini dalle bollette la quota di profitto riservata a chi gestisce l’acqua.
    Al fine di garantire la assoluta autonomia e trasparenza del cammino intrapreso i Movimenti per l’Acqua Pubblica chiedono a tutti i cittadini un sostegno alla campagna referendaria attraverso la partecipazione alle attività dei comitati territoriali e l’autofinanziamento dei costi.
    Per la prima volta in Italia il supporto economico potrà essere fornito a costo zero. Sarà infatti possibile, ove richiesto, ottenere il rimborso della quota versata nel caso che sia raggiunto il quorum.
    Il Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata chiede, quindi, a tutti i cittadini, alle associazioni e realtà di base, agli Enti Locali (Regione, Province e Comuni) ed agli Amministratori (in particolare a tutti coloro che hanno già aderito ai principi ispiratori di questo importante percorso di democrazia) DI PARTECIPARE E SOSTENERE ECONOMICAMENTE LA “CAMPAGNA PER I 2 SI”.
    Per raggiungere e far conoscere il tema a tutta la cittadinanza, nei giorni 5 e 6 prossimi venturi, saranno presenti a Potenza, Matera e nelle principali località della regione (tra cui Ruoti, Policoro, Tito, Metaponto …) banchetti informativi presso i quali sarà possibile anche sottoscrivere e/o conoscere le diverse modalità per farlo.
    Ecco i luoghi e gli orari dei banchetti nei due capoluoghi:
• Potenza - Scale Mobili P.za XVIII Agosto 05 febbraio ore 18-21;
• Potenza - Parrocchia Rossellino 06 febbraio ore 11-13;
• Potenza - c/o Chiesa S.Anna 06 febbraio ore 11-13 e 18-20;
• Potenza - Piazza S. G. Bosco 06 febbraio ore 11-13;
• Matera - Piazza Pascoli 05 febbraio ore 18-21;
• Matera - Piazza Vittorio Veneto 06 febbraio ore 18-21.
    Semplice e trasparente, come l'acqua!
   
    Coloro che vogliano partecipare possono contattare i referenti regionali per la Basilicata all’indirizzo mail acquaeticapz@gmail.com e/o collegarsi ai siti del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua http://www.acquabenecomune.org/ e http://www.referendumacqua.it/.