mercoledì 10 agosto 2011

COMUNICATO STAMPA

PARTA SUBITO IL PROCESSO DI RIPUBBLICIZZAZIONE E DI RIMOZIONE DALLA TARIFFA DELLA “REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO”.

Per chi ha la memoria corta , riepiloghiamo ciò che è successo in Italia negli ultimi mesi.

Il 14 luglio 2011 la Corte di Cassazione ha proclamato la vittoria dei “Sì” ai referendum del 12 e 13 giugno. I due quesiti riguardanti l'acqua sono quelli che nel registrare il più alto numero di votanti, ben 27.689.455 il primo e 27.690.714 il secondo, hanno consentito ai “Sì” di raggiungere quota 25.931.531 sul primo quesito e 26.127.814 sul secondo con percentuali che altri definirebbero bulgare (93,65% e 94,36%). Ricordare questi numeri non deve apparire pleonastico bensì di fondamentale importanza affinché la politica tutta non dimentichi per nessun motivo e neanche per un attimo la volontà popolare mai espressasi in questo paese con maggiore chiarezza.

Il 20 luglio 2011 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i Decreti Presidenziali di abrogazione delle leggi oggetto dei referendum con effetti decorrenti dal giorno successivo alla loro pubblicazione. È dunque dal 21 luglio 2011 che risultano abrogate l’art. 23 bis e successive modifiche del c.d. Decreto Ronchi (I° quesito) ed il comma 1 dell’art. 154 nella sua parte riguardante la “remunerazione del capitale investito” (II° quesito).

Pertanto in pieno accordo con il “Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune” il Coord.to Regionale Acqua Pubblica di Basilicata si attende – in riferimento al quadro nazionale ed a fronte di una così determinata espressione della volontà popolare – la rapida discussione ed approvazione in Parlamento della proposta di legge di iniziativa popolare depositata alla Camera dei Deputati già nel 2007, proposta che va nella direzione di un governo pubblico e partecipato del servizio idrico così come lo intende la maggioranza degli italiani.

Premesso, infine, che il nuovo quadro normativo riveniente dall’esito referandario - come delineato dalla Corte Costituzionale nelle sentenze di ammissibilità dei quesiti - rende immediatamente applicabile nell’ordinamento italiano la normativa comunitaria (che prevede tra le varie forme di gestione possibili anche quella tramite enti di diritto pubblico) nonché una nuova tariffa tale da assicurare la copertura integrale dei costi senza la remunerazione del capitale investito, il Coord.to Regionale chiede che:

• la Regione avvii al più presto un percorso di ripubblicizzazione delle società (Acquedotto Lucano spa ed Acqua spa) a vario titolo coinvolte nel servizio idrico integrato regionale, attraverso il confronto partecipato con i cittadini così come richiesto dal Coord.to con la lettera appello al Presidente De Filippo dell’ 11 luglio u.s. ed al momento rimasta totalmente inascoltata;

• l’ATO di Basilicata provveda tempestivamente alla rimozione dell’ “adeguata remunerazione del capitale investito” dalla tariffa pagata dai lucani. Al fine di sollecitare tale applicazione di legge il Coord.to invierà nei prossimi giorni una lettera di richiesta ufficiale a firma congiunta con alcuni cittadini residenti.

È altresì urgentissimo che le Istituzioni locali intervengano sul preoccupante problema dell'inquinamento delle nostre acque. È, infatti, ormai inconfutabile il gravissimo stato di inquinamento provocato dal centro oli ENI di Viggiano, dal petrolio nelle acque dell'invaso del Pertusillo e dalla presenza di idrocarburi e metalli pesanti nelle nostre falde acquifere.

Per concludere, con il voto di 28 milioni di persone ai referendum di giugno, i cittadini italiani hanno chiaramente indicato alla politica la direzione da prendere:
-  rispetto giuridico dei quesiti ancora da attuare a cura del Governo e delle amministrazioni locali;
- inversione di rotta per una nuova stagione di tutela dei beni comuni che non possono soggiacere ai voleri  delle agenzie di rating e della speculazione finanziaria;
- attenzione alla salvaguardia della salute dei cittadini attraverso il monitoraggio e la tutela della qualità delle acque;
- nuova attenzione alla realizzazione di regole e garanzie democratiche anche nelle istituzioni pubbliche.

Potenza, 10 agosto 2011

COORDINAMENTO REGIONALE ACQUA PUBBLICA DI BASILICATA

























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